Tra i tumori più frequenti, al primo posto c’è il tumore al seno (55.900 casi), a seguire quello al colon-retto (50.500) e al polmone (44.000)

Nel 2023, in Italia, saranno 395mila le nuove diagnosi di cancro: 208mila negli uomini, 198mila nelle donne. Lo rivelano le stime elaborate dall’Aiom, l’Associazione italiana di Oncologia medica, l’Airtum, l’Associazione italiana registri tumori, la Fondazione Aiom, l’Ons, l’Osservatorio Nazionale Screening, Passi, Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia, Passi d’Argento e della SIAPeC-IAP, la Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica, e raccolti nel volume “I numeri del cancro in Italia 2023”. Tra i tumori più frequenti, al primo posto c’è il tumore al seno (55.900 casi). A seguire il tumore del colon-retto (50.500), il tumore del polmone (44.000), il tumore delle prostata (41.100) e il tumore della vescica (29.700). Spulciando i dati, emerge che negli uomini verranno diagnosticati (oltre ai 41.100 nuovi casi di tumore della prostata, il cancro maschile più frequente, pari al 19,8% di tutti i tumori maschili), 29.800 nuovi casi di tumori del polmone (14,3%), 26.800 del colon-retto (12,9%) e 23.700 della vescica (11,4%). Tra le donne, invece, oltre ai 55.900 nuovi tumori della mammella, pari al 30% di tutte le neoplasie nelle donne, ci saranno 23.700 nuovi casi di tumore del colon-retto (12,7% dei tumori femminili). A seguire 14mila nuovi casi di tumore del polmone (7,4%) e da 10.200 di tumori dell’endometrio (5,5%). Ci sono notizie positive: nell’arco di 13 anni, grazie alla prevenzione e alle nuove cure, sono state scongiurati oltre 268mila decessi. Il rapporto contiene anche le stime per i prossimi anni: nei prossimi vent’anni, secondo le stime, il numero assoluto di nuove diagnosi oncologiche crescerà mediamente sia tra gli uomini (+1,3%) che tra le donne, sebbene ad una velocità inferiore (+0,6%).
Un incremento che coinvolgerà anche i tumori più frequenti: tumore della mammella nelle donne (+0,2% per anno), tumore della prostata negli uomini (+1%) e tumore del polmone in entrambi i sessi (+1,3%).