Sempre in primo piano la questione previdenza; scende in campo il Cnel

Procede a rilento l’iter di approvazione del disegno di legge di bilancio. L’ipotesi del governo di arrivare al via libero prima di Natale, a questo punto, appare oggettivamente impraticabile, a meno che l’esecutivo non intenda percorrere la strada del maxiemendamento e della fiducia, cosa che permetterebbe di ridurre i tempi del confronto in Aula. Al momento, quindi, l’opzione più accreditata è quella del voto in Senato intorno al 22 o al 23, con conseguente passaggio alla Camera per il voto conclusivo fra il 27 e il 29 dicembre. Come anticipato, è, nel frattempo, arrivata la correzione del governo alla norma contenuta all’articolo 33 sui coefficienti di rivalutazione del montante contributivo di alcune categorie del pubblico impiego, in particolare del comparto sanitario e degli enti locali. Come spiegato dalla stessa ministra del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, si tratta di regole che risalgono agli anni ’60 e che oggi scontano un deficit di equità, dopo il passaggio dal sistema retributivo al contributivo. Le modifiche apportate, però, non hanno convinto appieno alcune sigle sindacali dei medici che hanno confermato l’astensione dal lavoro per il 18 dicembre. Intanto, sempre in tema di pensioni, è intervenuto anche il presidente del Cnel, Renato Brunetta, nel corso di una audizione parlamentare, annunciando la costituzione di un gruppo di lavoro per un documento condiviso.