Il Senato Usa blocca gli aiuti all’Ucraina

Nonostante gli appelli del presidente statunitense Joe Biden e di altri esponenti della sua amministrazione, i repubblicani hanno respinto al Senato il provvedimento che prevedeva, tra le altre cose, i fondi destinati all’Ucraina (e a Israele). La Casa Bianca, attraverso il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, ritiene che siano «priorità bipartisan che meritano sostegno bipartisan» e che «il voto di oggi non cambia il fatto che il Congresso deve agire per rispondere a queste urgenti necessità, anche fornendo i finanziamenti urgentemente necessari per l’Ucraina entro la fine di quest’anno». Da parte sua Mosca «spera» che il Congresso americano blocchi i nuovi finanziamenti all’Ucraina, ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Indipendentemente da chi, dove e come hanno votato in qualsiasi paese del mondo – è invece la posizione di Kiev, esternata dal segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa, Oleksiy Danilov, su X (Twitter) –, non smetteremo di difendere il nostro paese, non rinunceremo a un solo pezzo della nostra terra e non perdoneremo per nessuno ucciso o ferito». Nel frattempo, il governo britannico ha denunciato piani di cyber interferenza russi condotti «senza successo» contro politici del Regno Unito, ma anche giornalisti, alti funzionari e ong. Per questo sono stati sanzionati due individui legati a una struttura che farebbe capo al Fsb, secondo quanto riferito in una nota del Foreign Office. Inoltre, si aggiunge, è stato convocato l’ambasciatore della Russia a Londra. In Russia, infine, le elezioni presidenziali si terranno il 17 marzo 2024, così come stabilito in queste ore dal Consiglio della Federazione russa, la camera alta del Parlamento.