Con la nuova Champions e il nuovo Mondiale per club, una squadra rischia di giocare 70 gare

Dalla stagione 2024/2025 prenderà il via la nuova Champions League che sarà composta da 36 squadre e dunque garantirà due partite in più alle squadre che si qualificheranno alla massima competizione europea. A questa va aggiunto che dal 2025 ci sarà anche il nuovo Mondiale per Club della Fifa che diventerà a 32 squadre. Insomma, due novità assolute che aumenteranno notevolmente le partite in programma nel calendario internazionale. Fifa e Uefa sono entusiaste di queste novità che permetteranno ai due organi di contare su entrate finanziarie nuove e più elevate, ma i protagonisti, ovvero i giocatori, non la pensano uguale. Infatti, i calciatori sono preoccupati da un calendario delle partite che diventa sempre più fitto: «È dal 2019 che denunciamo il fatto che si gioca troppo», ha dichiarato Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori. Queste condizioni rischiano di portare i giocatori ad un maggior numero di infortuni e anche ad un calo della spettacolarità dovuta comunque alla condizione fisica. Sarri, Mourinho e Inzaghi sono solo alcuni degli allenatori che si lamentano del fatto che oggi tra defaticanti, rifiniture e riposi post trasferta, in certi casi ci sono solo 15 allenamenti veri durante la stagione. Dunque i due nuovi format non convincono, per la competizione Uefa si passerà dalle 137 partite attuali a 203, ma quello che spaventa di più è il Mondiale per club che sarà composto da otto gruppi da quattro squadre ciascuno. Insomma, una squadra, che “rischia” di arrivare infondo ad entrambe le competizioni, dovrà fare più di 70 partite all’anno.