Post-Covid: Sud in ripresa, ma senza industria

Secondo il Rapporto Svimez 2023, nel post-Covid il Sud aggancia la ripresa ma senza industria, mentre un forte slancio arriva dal settore delle costruzioni con la spinta del superbonus. Fatto 100 il dato di crescita cumulata del valore aggiunto extra-agricolo nel biennio, i servizi hanno contribuito per 71,1 punti nel Mezzogiorno e 63,6 nel Centro-Nord. Il contributo delle costruzioni si è spinto 7 punti oltre la media del Centro-Nord (18,9 contro 11,9), grazie all’impatto espansivo esercitato dal Superbonus 110%. Ma per il raggiungimento della crescita, il contributo dell’industria è stato limitato nel Mezzogiorno: 10 punti contro i 24,5 del Centro-Nord, in virtù anche del consistente assottigliamento della base produttiva subìto tra il 2007 e il 2022, quasi -30% di valore aggiunto, contro una flessione del 5,2% nelle regioni centro-settentrionali. Il confronto europeo rivela tuttavia il ritardo accumulato anche dall’industria del Centro-Nord: negli stessi anni il valore aggiunto industriale dell’UE a 27 è aumentato di quasi il 14%, quello della Germania di oltre il 16%.
La dinamica del PIL italiano nel biennio 2021-2022 si è mostrata, dunque, uniforme su base territoriale e l’economia del Mezzogiorno è cresciuta del 10,7%, più che compensando la perdita del 2020 (-8,5%). Nel Centro-Nord, la crescita è stata leggermente superiore (+11%), ma ha fatto seguito a una maggiore flessione nel 2020 (-9,1%). La novità di una ripartenza allineata tra Sud e Nord sconta però l’eccezionalità del contesto post-Covid per il tenore straordinariamente espansivo delle politiche di bilancio e la diversa composizione settoriale della ripresa.