Lo rende noto il Banco Farmaceutico, registrando un aumento rispetto all’anno scorso

Da inizio 2023, circa 430 mila persone si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria. Lo denuncia il Banco Farmaceutico, diffondendo l’11esimo rapporto “Donare per curare – Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci”, realizzato con il contributo incondizionato di Ibsa Farmaceutici e Aboca da Opsan – Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, organo di ricerca di Banco Farmaceutico. Da gennaio sono state 427.177 le persone che si sono rivolte ad una delle 1.892 realtà assistenziali convenzionate con il Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente cure e farmaci. Si tratta di un numero in aumento rispetto al 2022, quando sono state “solo” 386.253 (+10% su base annua). Contestualmente cresce la spesa farmaceutica delle famiglie mentre diminuisce la quota in carico del Ssn, il Servizio sanitario nazionale: secondo gli ultimi dati a disposizione, relativi al 2022, la spesa farmaceutica complessiva è pari a 22,46 miliardi di euro, in crescita rispetto al 2021 (+2,3 miliardi di euro), alla quale il Ssn ha contribuito con 12,5 miliardi, pari al 55,9% del totale. Nel 2021 sono stati 11,87 miliardi (56,3%). La spesa delle famiglie ha raggiunto invece i 9,9 miliardi, dai 9,21 dell’anno precedente. Dal 2017 al 2022, osserva il rapporto, la spesa farmaceutica sostenuta dalle famiglie è aumentata di 1,84 miliardi di euro (+22,8%).