di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Questa la posizione espressa dal Segretario Generale dell’UGL al governo sulla manovra 2024

Nel corso dell’incontro che si è svolto oggi a Palazzo Chigi tra il governo e i sindacati sulla legge di bilancio 2024, come UGL abbiamo dichiarato di condividere l’impostazione complessiva del ddl, in quanto risponde a diverse emergenze da noi più volte sollevate. Una fra tutte, la salvaguardia del potere d’acquisto delle retribuzioni. In questo senso, siamo convinti che l’estensione del taglio del cuneo fiscale in favore dei lavoratori dipendenti unita alla rimodulazione degli scaglioni e delle aliquote Irpef e al rifinanziamento del fondo per gli aiuti ai fragili, contribuirà alla riduzione della pressione fiscale.
L’Ugl propone in proposito di rivedere le modalità con il quale si realizza il taglio del cuneo contributivo, rendendolo inversamente proporzionale al reddito della persona nell’ottica di accrescere il salario mediano dei lavoratori. Allo stesso modo, apprezziamo la previsione di inserire un forte sgravio fiscale per chi assume personale a tempo indeterminato. Sul capitolo pensioni, abbiamo ribadito l’obiettivo del superamento della riforma Monti-Fornero e abbiamo dichiarato di non condividere le modifiche apportate agli strumenti di flessibilità in uscita. Ci sono interventi positivi, ma sulle pensioni il governo non ci è apparso molto disponibile a cancellare i paletti su Opzione donna, Ape sociale e Quota 103 e per questo abbiamo invitato il governo a riflettere ancora. Così come non abbiamo rinunciato a ribadire la nostra proposta: una riforma previdenziale fondata su Quota 41.
Molto importanti pure le misure sul welfare aziendale e il sostegno alla contrattazione collettiva di prossimità con l’aliquota al 5% e le soglie di esenzione fiscale più alte. Riteniamo poi il rifinanziamento del fondo per il rinnovo dei Contratti collettivi nazionali di lavoro del pubblico impiego (8 miliardi) un segnale di attenzione verso un settore chiave per la realizzazione del Pnrr. Il welfare inoltre passa anche dalla sanità.
Positivo il rifinanziamento del Fondo per il fabbisogno nazionale standard del Servizio sanitario nazionale e lo stanziamento di risorse per l’edilizia sanitaria, come pure lo stanziamento per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina e le risorse derivanti dalla rimodulazione del Pnrr con il sostegno agli investimenti a sostegno della transizione energetica e digitale e delle famiglie. L’Ugl, peraltro, auspica un nuovo patto sociale tra capitale e lavoro attraverso la partecipazione dei lavoratori e anche attraverso un accordo per un risorgimento industriale.