A Lampedusa giunti oggi 573 migranti. Oggi CdM impegnato nel Ddl di ratifica del memorandum Italia-Albania

L’ultimo sbarco, sulla maggiore delle isole Pelagie, risale soltanto allo scorso 22 novembre. Oggi le motovedette della Guardia costiera, della Guardia di Finanza e quelle svedesi di Frontex hanno soccorso, al largo di Lampedusa, un peschereccio con a bordo 573 (tra cui 2 minori) migranti, tutti partiti dalla Libia. Dopo lo sbarco a molo Favarolo, sono state avviate le operazioni di trasferimento all’hotspot di contrada Imbriacola, che appena da venerdì sera era vuoto. I Paesi originari dei 573 migranti sono Siria, Egitto, Bangladesh, Pakistan ed Etiopia. Persone che saranno in queste ore ascoltate da poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Agrigento, 365 giorni l’anno in servizio all’hotspot per cercare di ricostruire la traversata iniziata dalla Libia e, soprattutto, tentare di identificare chi ha condotto il peschereccio. Nel frattempo, le unità di sicurezza tunisine hanno smantellato una rete coinvolta nel traffico di migranti. «La rete trasporta le persone nella provincia Sud-orientale di Sfax per tentativi di immigrazione clandestina verso l’Italia», ha spiegato in un comunicato la Guardia nazionale tunisina. L’arresto è avvenuto in un contesto in cui le coste di Sfax stavano diventando un importante punto di partenza per i migranti illegali che tentavano di raggiungere l’Italia attraverso l’isola Lampedusa. Infine, Turchia e Unione Europea hanno affermato la volontà di rafforzare la cooperazione su diverse questioni chiave come l’immigrazione irregolare, l’antiterrorismo e la liberazione dei visti per i cittadini turchi. Ma il problema dei migranti continua ad esistere.