Guterres: «Dialogo deve continuare a beneficio della popolazione»

Si lavora ad un’estensione della tregua tra Israele e Hamas, o almeno è quello che traspare nelle ultime ore sotto l’auspicio della comunità internazionale. Israele sostiene di avere offerto ad Hamas «un’opzione» per allungare i termini del cessate il fuoco (altri 50 ostaggi per la proroga) e i colloqui, avevano in precedenza sottolineato fonti egiziane, potrebbero già essere in una fase avanzata. Nonostante alcuni stop and go, lo scambio di ostaggi e prigionieri prosegue. Già in un colloquio con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva ipotizzato un prolungamento della tregua a determinate condizioni, idea che ha trovato il sostegno immediato della Casa Bianca. Di fatto questa è l’opzione sul tavolo che più di tutte la comunità internazionale prova ad abbracciare. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, è tornato oggi ad elogiare Qatar, Egitto e Stati Uniti per il contributo offerto allo scopo e per aver facilitato l’accordo sullo scambio di ostaggi, comprensivo appunto dell’interruzione ai combattimenti. In questo senso Guterres ha sottolineato che «il dialogo che ha portato all’accordo deve continuare, sfociando in un cessate il fuoco umanitario totale a beneficio della popolazione di Gaza, di Israele e della regione nel suo insieme». Perciò il segretario generale dell’Onu ha chiesto «ancora una volta il rilascio immediato e incondizionato dei rimanenti ostaggi» e ha invitato «tutti gli Stati a usare la loro influenza per porre fine al conflitto e compiere passi irreversibili verso l’unico futuro sostenibile per la regione, una soluzione a due Stati».