Per tre giorni il capoluogo campano sarà la capitale mondiale della cultura

«Napoli è per la sua storia e identità una capitale culturale globale, ce lo dicono le pietre che ci parlano quotidianamente. Oggi consacriamo questo ruolo della città e non era scontato che questo momento avvenisse qui a Napoli, abbiamo lavorato affinché si facesse qui questo importante simposio internazionale». Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, intervenendo al suo arrivo a Palazzo Reale, a Napoli, dove ha aperto i lavori della Conferenza Unesco Cultural Heritage in the 21st Century, che punta a definire un’agenda comune su grandi temi che riguardano la tutela del patrimonio artistico culturale. Per tre giorni, il capoluogo campano sarà la Capitale mondiale della cultura. «Vogliamo definire un’agenda comune su temi importanti: i cambiamenti climatici che esercitano effetti negativi sul patrimonio artistico culturale; il sovraffollamento di alcune località e in determinati periodi dell’anno; il traffico internazionale illecito di opere che vengono trafugate su cui l’Italia e la Grecia sono particolarmente sensibili perché siamo i primi danneggiati», ha spiegato ieri il ministro. «La cornice di Napoli, quale sede dell’evento, è una scelta felice: poche città rappresentano meglio la proficua interazione, stratificatasi nei secoli, fra patrimonio materiale e immateriale», ha osservato invece il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato per l’occasione.