In primo piano, i livelli occupazionali e la salvaguardia delle famiglie fragili

Torna a riunirsi la Commissione di allerta rapida sui prezzi, istituita presso il Ministero delle imprese e del made in Italy, ai sensi del decreto-legge 5 dello scorso gennaio, sotto la presidenza del garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, e alla presenza dello stesso ministro Adolfo Urso. La struttura è stata pensata come strumento di analisi dell’andamento dei prezzi, al fine di prendere in considerazione interventi urgenti a tutela delle famiglie, soprattutto quelle più fragili, e delle imprese, grazie anche alla presenza dei rappresentanti delle parti sociali, ad iniziare da Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Se qualche settimana fa il tema era stato quello dell’andamento dei prezzi dei carburanti, oggi l’attenzione si è concentrata sulle tariffe del servizio idrico integrato, un settore che, fino a poco tempo fa, presentava oltre 1.200 tipologie tariffarie diverse. Le problematiche evidenziate sono diverse, ad iniziare dall’impatto che l’aumento dei tassi di interesse e dei costi energetici sta avendo sulle compagnie del settore. Il sindacato è fortemente preoccupato sia per la tenuta occupazionale del comparto che per le ricadute sulle famiglie. Le compagnie, da parte loro, hanno evidenziato la difficoltà di far fronte ai necessari investimenti per l’ammodernamento della rete di distribuzione, vecchia ormai di decenni, in un’ottica di digitalizzazione della stessa.