Per questa occasione, l’UNICEF ha lanciato “Bambini tra guerre ed emergenze dimenticate”, per ricordare i tanti bambini che nel mondo vivono contesti di guerra ed emergenza

Si celebra oggi la Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, quest’anno idealmente dedicata al diritto alla pace. «Il 20 novembre ricorre l’anniversario dell’approvazione, avvenuta nel 1989, da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo», ha detto la presidente dell’UNICEF Italia, Carmela Pace, aggiungendo che, «quest’anno, più che mai, sentiamo forte il bisogno di dedicare la giornata al diritto alla pace. I bambini non hanno alcuna responsabilità nei conflitti e non possono fermarli. Essi hanno solo bisogno di pace. È necessario pertanto che immaginiamo un futuro in cui i bambini possano crescere e realizzarsi». Per questa occasione, l’UNICEF ha lanciato “Bambini tra guerre ed emergenze dimenticate”, per ricordare i tanti bambini che nel mondo vivono contesti di guerra ed emergenza. Il focus è su 6 paesi colpiti da conflitti o gravi violenze: alcuni, come Palestina e Ucraina, al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica ed altre emergenze “dimenticate”, come Siria, Yemen, Sudan, Haiti. Secondo le Nazioni Unite, tra il 2005 e il 2022, almeno 120 mila bambini sono stati uccisi o mutilati dalle guerre nel mondo, una media di circa 20 al giorno. «Ogni giorno, in ogni angolo del Pianeta, bambini continuano a morire sotto le bombe, sono brutalizzati e sfruttati, nel fisico e nella mente, vengono rapiti, discriminati. Le tragedie di cui sono vittime innocenti segneranno per sempre la loro vita. Il mondo sottrae a se stesso il proprio futuro», ha detto invece il capo dello Stato, Sergio Mattarella.