Oggi deve battere Rune per una nuova impresa. A 22 anni vuole scrivere la storia

Da predestinato a stella emergente, Jannik Sinner è pronto a scrivere nuove pagine di storia del tennis. Il successo su Novak Djokovic e, ancor di più come ha saputo sconfiggere il numero uno del mondo, certificano l’ingresso nell’Olimpo del tennis internazionale. A soli 22 anni, l’altoatesino ha mostrato una crescita costante confermata anche dal successo in estate nel Masters 1000 di Toronto per poi passare nei recenti successi di Pechino, Vienna e Torino, dove Sinner ha sconfitto avversari del calibro come Medvedev (ben due volte), Alcaraz e Djokovic. Una crescita dovuta anche alla squadra di tecnici che contornano il tennista italiano, su tutti Darren Cahill, ex n.22 ATP e coach di Agassi, Hewitt, Murray e Halep. Il coach australiano ha lavorato su Sinner per trasmettergli una mentalità vincente oltre a una grande conoscenza tecnico-tattica: migliorie al servizio, il cui movimento è stato modificato più volte, una risposta sempre più sicura e l’inserimento di fondamentali variazioni come smorzate, attacchi a rete e “slice” di rovescio, queste sono alcune delle tecniche che hanno portato Sinner a competere con i migliori al mondo. Ora però c’è da battere Rune per completare un opera perfetta alle Atp Finals e accedere così alle semifinali. La sfida contro il danese è in programma alle 21.