L’azzurro supera il serbo, numero uno al mondo, con i parziali di 7-5, 6-7, 7-6
Appena 22 anni. Eppure possiamo già inserire Jannik Sinner nell’elenco dei tennisti italiani più forti di sempre. Ieri un’ulteriore prova, il successo su Novak Djokovic – numero uno del ranking ATP: mica uno qualunque –, alle ATP Finals di Torino, il torneo di fine anno tra i migliori otto tennisti della stagione. 7-5, 6-7, 7-6, i parziali. Tre ore di match, al termine del quale l’azzurro ha conquistato la vittoria, importante anche per raggiungere un altro record: è il primo italiano di sempre a vincere due partite della stessa edizione delle ATP Finals. Di recente, Sinner, che giovedì affronterà il danese Holger Rune, nella terza partita del girone, fondamentale per strappare il pass per le semifinali, ha raggiunto la quarta posizione nel ranking mondiale: solo Adriano Panatta era riuscito a fare altrettanto, nell’agosto del 1976 (con Adriano, Jannik condivide anche il numero di titoli vinti: dieci). «È la vittoria più bella della carriera», ha commentato Sinner, intervenendo a margine della partita. Difficile dargli torto. Solo un appunto, però: si tratta della vittoria «più bella», fino ad ora.