La maggioranza spinge per la contrattazione collettiva, l’opposizione per una legge

Secondo alcune anticipazioni raccolte dal quotidiano romano il Tempo, anche Fratelli d’Italia starebbe predisponendo una proposta di legge in materia di salario minimo orario. L’unica cosa che dovrebbe essere certa è il riferimento alla contrattazione collettiva, come peraltro indicato chiaramente nel documento approvato ad ottobre dal Cnel. Come si ricorderà, la premier Giorgia Meloni, dopo aver incontrato i leader dei partiti di opposizione, Italia viva esclusa, aveva dato mandato al presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, Renato Brunetta, di fornire un quadro esaustivo delle ipotesi in campo, partendo dall’analisi dell’esistente e tenendo nella dovuta considerazione la direttiva comunitaria sull’adeguatezza dei salari dei lavoratori dipendenti. Il documento che ne è seguito è stato approvato a larghissima maggioranza, con una percentuale vicina al 75% dei consiglieri; a favore del dossier votarono Cisl e Ugl, mentre Cgil e Uil espressero la loro contrarietà. Tornando alla proposta di legge targata Fratelli d’Italia, essa, sempre secondo le indiscrezioni raccolte da il Tempo, dovrebbe essere presentata in Commissione lavoro della Camera dei deputati, presieduta proprio da un esponente del partito della premier, Walter Rizzetto. Resta da capire se si tratterà di una vera e propria proposta con un articolato o, se piuttosto, si tradurrà in emendamenti al testo presentato dalle opposizioni.