Il ministro: «Introduce piano di stimolo per investimenti»

Parlando nel corso dell’audizione di fronte alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato che la manovra «è stata predisposta in un frangente estremamente complicato, nel quale l’incertezza legata ai recenti avvenimenti in Medio Oriente si aggiunge alle difficoltà che già da tempo caratterizzano il contesto economico e geopolitico». «Il confronto all’interno dell’esecutivo – ha aggiunto – ha dovuto individuare una sintesi tra le diverse istanze e i vincoli, interni ed esterni, di bilancio. È stato un lavoro niente affatto facile, ma ritengo che sia stato fatto il meglio possibile». Proseguendo nel suo intervento, il titolare del dicastero economico, ha poi parlato delle critiche giunte dal mondo produttivo, ricordando ai detrattori che «la manovra di Bilancio deve essere letta in combinato disposto proprio con il Pnrr e che ulteriori risorse per le imprese saranno disponibili in seguito all’approvazione, da parte della Commissione Ue, della proposta di revisione del suddetto Piano come integrato con REPowerEU». «La manovra – ha poi precisato – introduce un piano di stimolo per investimenti infrastrutturali e produttivi, focalizzato in particolare sugli ambiti che presentano livelli subottimali di investimento». Per quanto riguarda le stime di crescita, il ministro Giorgetti ha avvertito che «se la stima preliminare relativa al terzo trimestre dovesse essere confermata, l’obiettivo di crescita per l’anno in corso contenuto nel Documento programmatico di Bilancio (0,8%) potrebbe essere soggetto ad una – sia pure contenuta – correzione al ribasso».