Governo e maggioranza al lavoro su diversi temi, anche tra qualche polemica dall’opposizione. Meloni replica agli attacchi di Schlein sul premierato: «Vogliamo dare più potere ai cittadini»

Premierato, manovra, autonomia differenziata, riforma della giustizia. Diversi sono i temi in agenda sui quali il governo sta lavorando, anche tra qualche polemica dall’opposizione. «Noi vogliamo semplicemente che siano i cittadini ad avere più potere, dando così maggior forza e stabilità all’Italia. Cioè quello che dovrebbe sostenere ogni sincero “democratico”», è stata ad esempio la replica del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, agli attacchi della segretaria del Partito democratico che sabato ha accusato il premier di non voler governare «ma comandare», introducendo il premierato. Che avrà la precedenza su un’altra importante riforma. Quella della Giustizia. «Noi abbiamo l’ambizione di durare tutta la legislatura», ha ricordato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, aggiungendo, al forum della Fondazione Iniziativa Europa 2023 a Stresa, che «quindi i tempi per la riforma costituzionale del premierato e il referendum sarebbero compatibili con una riforma costituzionale sulla giustizia che potrebbe essere presentata nei primi mesi dell’anno prossimo e quindi non viaggiare in modo parallelo ma immediatamente successivo». In settimana, invece, l’ultima tornata di audizioni davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Oggi è stato il turno delle associazioni produttive, Banca d’Italia e Istat; domani tocca all’Ufficio parlamentare di Bilancio e infine al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.