Da domani partono le audizioni delle parti sociali; si inizia con i sindacati, poi gli altri

Entra nel vivo l’iter di approvazione del disegno di legge di bilancio. Nella giornata di domani, sono infatti previste le audizioni dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal e Confsal. A seguire, saranno chiamate anche le organizzazioni datoriali, le istituzioni e gli enti del terzo settore. Il governo ha deciso di concentrare le risorse su alcune misure di forte impatto sociale, come il taglio del cuneo contributivo in favore dei lavoratori dipendenti, differenziato in ragione del reddito come per gli ultimi sei mesi di quest’anno e rafforzato per le lavoratrici con figli, sul welfare aziendale, sul rinnovo della carta acquisti solidale, sul contributo straordinario sui consumi energetici, sul bonus asilo. I sindacati, come noto, non si presentano in Parlamento avendo una identità di vedute comune. Se Cisl e Ugl hanno assunto una posizione di maggiore apertura, apprezzando l’impianto, pur evidenziando le principali criticità, Cgil e Uil hanno optato per una mobilitazione sul territorio con scioperi già programmati per la seconda metà di novembre. Fra le misure che hanno suscitato le maggiori perplessità, rientrano sicuramente quelle sulle pensioni. Dopo il confronto dei mesi scorsi, ci si attendeva una proroga di quanto esistente, senza particolari modifiche. La proroga delle misure in uscita è effettivamente arrivata, ma con dei ritocchi sull’Ape sociale, Opzione donna e Quota 103.