I dati del Ministero dei Trasporti. Promotor: «Non scontato che si registrino ancora crescite»

Non «è affatto scontato che i quindici mesi di crescita che ci lasciamo alle spalle saranno seguiti da unaltra serie di crescite», è questo l’avvertimento lanciato dal presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano, commentando i dati sulle immatricolazioni auto comunicati giovedì sera dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Secondo le rilevazioni, ad ottobre sono state immatricolate 139.052 autovetture in Italia, il 20,03% in più rispetto allo stesso mese del 2022. Tra gennaio e settembre, invece, le immatricolazioni sono cresciute del 20,52% se confrontate con lo stesso periodo di un anno fa. «Proiettando questultimo risultato sullintero anno si ottiene un volume di immatricolazioni di 1.586.626 vetture», prevede il Centro studi, sottolineando però che si tratterebbe di un livello inferiore di 17,2 punti percentuali rispetto a quello del 2019, ovvero l’anno che ha preceduto la pandemia di Covid-19, «e che non era certo elevato – spiega ancora il CSP – in quanto ancora al di sotto di ben il 23% rispetto al volume di immatricolazioni registrato prima della grande crisi innescata dal fallimento di Lehmann Brothers nel 2008». Secondo Quagliano, non è scontato che i livelli di crescita osservati fin qui ci riportino «ai volumi di vendite necessari per impedire ulteriori invecchiamenti del parco, con il pericolo, quindi, di avere più inquinamento e meno sicurezza in una situazione in cui la transizione energetica acquisirà sempre più il carattere di un sogno irrealizzabile». Per questo Quagliano pone l’attenzione sulla necessità di incentivi veramente significativi per lacquisto di auto elettriche.