Sull’IA il mondo intero riunito a Londra. Primo summit mondiale sui tanti interrogativi posti dall’Intelligenza Artificiale

Il primo summit a livello mondiale sull’Intelligenza Artificiale, intitolato “AI Safety Summit”, si sta svolgendo oggi a Londra a Bletchley Park, centro di decrittazione a Nord della City. È già tardi o ancora siamo in tempo? La domanda è legittima, visto quanto già accade nelle aziende e nel mondo dell’informazione, nonché nel conflitto in Israele, nel quale, come quello in Ucraina, il ruolo dell’IA è stato, è e sarà determinante e strategico. Oggi insieme al presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, sono arrivati a Londra anche il presidente della Commissione Ue, Ursula von del Leyen, e il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. L’Italia intende portare il proprio contributo invitando a predisporre una “barriera etica” agli algoritmi. Rishi Sunak, da parte sua, ha voluto organizzare le due giornate di confronto, con leader mondiali, grandi aziende ed esperti tecnologici, compreso Elon Musk, per individuare un’azione coordinata internazionale al fine di mitigare i rischi derivanti dall’IA. Il summit mondiale ha l’obiettivo di garantire un utilizzo responsabile dell’IA. Suniak, però, ne ha anche un altro: che con l’evento il Regno Unito affermi il proprio status di leader mondiale in questa tecnologia. «L’IA è una sfida che può presentare rischi paragonabili a una pandemia o un conflitto nucleare», ha detto Suniak a Sky News all’arrivo a Bletchley Park. «L’IA ha il potenziale per trasformare le nostre vite sotto ogni aspetto, dalla salute all’educazione fino alla nostra economia». È chiaro, tutto dipende da noi – come lo è stato e lo è ancora per la globalizzazione – e dalle scelte dei rispettivi Paesi e governi. Per fortuna e purtroppo, proprio qui sta il punto.