Da Bruxelles, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha assicurato che il testo approderà in Parlamento a stretto giro

Mancano soltanto gli ultimi dettagli. «Non abbiamo ancora chiuso la legge di bilancio. Spero lo si possa fare presto», ha scritto su X – ex Twitter – il ministro degli Esteri e vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani. Questione di ore, come ha assicurato il premier Giorgia Meloni in un punto stampa al Consiglio europeo, a Bruxelles. La stesura di una manovra non è mai un’operazione semplice e diventa ancor più difficile se le risorse, come in questo caso, non sono molte e tante sono le cose che andrebbero fatte: ieri il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha assicurato che si tratta di un testo bilanciato «tra le legittime aspirazioni di una molteplicità di soggetti e i vincoli di bilancio». Nelle ultime ore sono circolate alcune versioni, ma dal ministero dell’Economia hanno fatto sapere che si tratta soltanto di bozze e che in quanto tali non vanno prese in considerazione. Ci sono diversi nodi da sciogliere, dalle pensioni – si va verso un accordo per Quota 103 ma con una finestra per l’uscita diversa tra privato e pubblico – ai provvedimenti fiscali. Come il pignoramento dei conti correnti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Una norma che, ha assicurato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non è prevista: «Avviso ai naviganti: nella legge di bilancio non c’è la misura che consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate. Consiglio di non inseguire i sentito dire o documenti non ufficiali», ha scritto il premier in un post pubblicato sulle piattaforme social.