È accaduto a Palermo. Altre 93 persone risultano invece indagate

Una persona è stata arrestata, altre 93 risultano invece indagate, per una presunta maxi truffa sul reddito di cittadinanza, a Palermo, in Sicilia. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, ha portato agli arresti domiciliari un uomo, Francesco Tuttolimondo, 47enne, impiegato della Sas, Servizi ausiliari Sicilia, una società partecipata dalla Regione Sicilia, e gestore di un Caf Acli. L’uomo è accusato di aver falsificato la documentazione per far ottenere il reddito di cittadinanza a decine di famiglie che non ne avrebbero avuto il diritto. Diversi i reati contestati, dall’istigazione alla corruzione, al falso in atti pubblici passando per la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. La Guardia di Finanza ha sequestrato anche il Caf Acli Centro Raccolta Arenella e 620.402 euro, che, secondo chi ha condotto le indagini, sarebbero profitto dei reati. Tuttoilmondo avrebbe anche tentato di corrompere dipendenti comunali con regali e denaro per cercare di accelerare l’iter amministrativo per il cambio di domicilio indispensabile per ricevere il reddito di cittadinanza. Oltre ad una collega di Tuttoilmondo, che risulta indagata, sarebbero 53 le persone che avrebbero percepito in maniera indebita il sussidio.