Arriva Quota 104. Forte spinta per il riscatto dei periodi privi di retribuzione

Le cose potrebbero cambiare anche nelle prossime ore, ma le bozze circolate in queste ore del disegno di legge di bilancio sembrano confermare le anticipazioni dei giorni scorsi in materia di pensione. Dovrebbero essere sette gli articoli in materia previdenziale, compresa la previsione di Quota 104 come strumento per l’uscita anticipata, unitamente alle confermate, seppure con modifiche, Ape sociale e Opzione donna. Per l’uscita con Quota 104 serviranno 63 anni di età, invece di 62, e 41 anni di contribuzione. L’altra novità è rappresentata dalla finestra di uscita che diventa di sei mesi nel settore privato e di nove mesi nel pubblico. Cambia anche il riferimento al coefficiente di trasformazione. Cinque mesi in più di attesa, invece, per l’Ape sociale. Per quanto riguarda l’indicizzazione delle pensioni, vale a dire la loro rivalutazione rispetto all’inflazione, è al 100% per le pensioni fino a 4 volte il minimo, mentre scende progressivamente nelle fasce successive, partendo dal 90% per le pensioni fra quattro e cinque volte. Salta il requisito dell’1,5 volte l’assegno minimo per l’uscita con la pensione di vecchiaia, ma sale a 3,3 volte il requisito per l’uscita anticipata con 63 anni di età e 20 anni di contributi. Fra le novità, l’introduzione di nuove norme per agevolare il riscatto dei periodi non coperti da retribuzione e la ripresa dell’adeguamento alla speranza di vita dal 2025.