«Ci sono diversi personaggi tenuti sotto la doverosa attenzione»

«Un conto è il contrasto all’immigrazione irregolare e un conto è il contrasto al terrorismo: l’arrivo via mare ci consente di intercettare in maniera più efficace tutti i personaggi che si dovessero presentare in quella rotta». Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo a Radio RaiUno. D’altronde, i flussi migratori, che stanno mettendo sotto pressione il sistema di accoglienza italiano, potrebbero offrire una copertura ai jihadisti (o aspiranti tali) che vogliono raggiungere l’Europa. Ci sono dei precedenti anche recenti, ha riferito il titolare del Viminale: «Quest’anno almeno in due casi abbiamo intercettato personaggi che non davano affidamento, per quali ci risultava traccia di fenomeni di contiguità con organizzazioni della radicalizzazione islamica nei Paesi di provenienza: sono stati arrestati e rimpatriati». Impossibile parlare di rinnovata attenzione da parte dei servizi di intelligence e delle forze di polizia nei confronti della minaccia jihadista: le attività di prevenzione non sono mai state sospese. «Ci sono dei casi all’attenzione periodica e ciclica delle nostre forze di intelligence e delle forze di polizia. Ci sono diversi personaggi tenuti sotto la doverosa attenzione», ha assicurato il ministro, commentando il caso dei due cittadini egiziani arrestati a Milano perché accusati di essere degli attivisti del gruppo terrorista Stato islamico (o Isis). «Quello che è emerso finora è che non sarebbe presente un’organizzazione vera e propria presente in Italia che coordina: sono soggetti che hanno tra di loro dei collegamenti soprattutto attraverso la rete con organizzazioni dai Paesi di provenienza», ha puntualizzato, spiegando che l’attenzione rimane «alta» nei confronti di minacce «di tipo indefinito, come i lupi solitari e casi di emulazione». Di terrorismo, ha parlato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo i prefetti al Quirinale: «Si diffondono germi della pseudocultura della violenza e dell’odio, a livello internazionale e interno. E questo alimenta minacce anche di natura terroristica e comportamenti che aggrediscono la libertà dei cittadini, ai quali vanno sempre garantiti i diritti fondamentali di espressione, associazione e riunione, sanciti dalla nostra Carta», ha detto il capo dello Stato.