L’Italia chiede all’UE la proroga del tetto sul prezzo del gas

Nella sessione pomeridiana del Consiglio Ue Energia in corso oggi a Lussemburgo, l’Italia ha chiesto formalmente «alla Commissione europea di rinnovare» il regolamento del price cap, «molto importante visto l’urgenza sul piano dei prezzi». Lo ha annunciato stamattina il ministro per l’Ambiente e la sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel suo intervento alla sessione pubblica del Consiglio Energia dedicata alla riforma del Mercato elettrico dell’Ue. Il testo del regolamento è entrato in vigore lo scorso 15 febbraio con validità di dodici mesi e la Commissione europea sta ora considerando l’idea di prorogare il meccanismo di correzione del mercato, anche se finora non è mai stato attivato in mancanza delle condizioni necessarie. Il rinnovo del “price cap” funzionerebbe come «clausola di riserva, qualora a fianco di un aumento della materia prima, dovessero agganciarsi anche operazioni speculative», ha spiegato Fratin. Quest’ultimo ha fatto richiesta prima di verificare eventuali dissensi da parte degli altri partner europei, ma si è dichiarato «fiducioso» in merito, perché «è una clausola di garanzia per tutta l’Europa, non solo per l’Italia».
Quanto più in generale alla riforma del mercato elettrico, oggi i ministri stanno cercando di sbloccare i negoziati e trovare l’accordo politico, sul quale pesano le divergenze tra Francia e Germania in merito al sostegno al nucleare. Ma la svolta può arrivare grazie alla presidenza spagnola del Consiglio UE, che ha messo a punto una nuova versione della riforma del mercato elettrico, arrivata nei giorni scorsi a valle del vertice franco-tedesco della scorsa settimana, tanto che la ministra della Transizione ecologica spagnola, Teresa Ribera, si è detta «fiduciosa» sul raggiungimento di un accordo.