Manovra, «via libera a tempo di record». Meloni: «Apprezzerei no emendamenti da maggioranza in Parlamento»

Il Consiglio dei Ministri, riunito stamattina a Palazzo Chigi, ha dato il via libera al Documento programmatico di bilancio (Dpb), ovvero l’architrave di quella che sarà la Manovra 2024, che il Governo deve inviare in Europa entro oggi. Il testo della legge di Bilancio dovrebbe arrivare alle Camere solo verso fine mese, con un probabile nuovo passaggio. «È una manovra che considero molto seria e realistica, che non spreca risorse ma le concentra su grandi priorità», ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa dopo il Cdm. Manovra che è pari a «poco meno di 24 miliardi, 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese». Tra le principali misure, «Ape social e Opzione donna vengono sostituite da un unico fondo per la flessibilità in uscita che consente di andare in pensione a 63 anni con 36 anni di contributi per i caregiver, i disabili, gli usuranti e con 35 anni per le donne». La misura che riduce le aliquote Irpef e taglia il cuneo «la vedranno in busta paga solo i redditi medio bassi», perché la revisione delle aliquote «la sterilizziamo sui redditi più alti con una riduzione delle detrazioni». Sulla Sanità «ci sono 3 miliardi in più rispetto a quanto previsto, destinati tutti all’abbattimento delle liste d’attesa, grazie al rinnovo del contratto del comparto sanitario e all’aumento della spesa per straordinari e premi di risultato». Sugli aumenti contrattuali «ci sono 7 miliardi di euro a disposizione del ministro Zangrillo, oltre 2 miliardi riguardano la sanità e 5 miliardi sono sui rimanenti settori». In manovra è prevista «la rivalutazione delle pensioni per il recupero dell’inflazione, che cuba circa 14 miliardi di euro», ci sarà «una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo, del 90% tra 4 e 5 volte il minimo e poi a scendere».