Il ministro della Giustizia ha specificato che «non si tratta di un accertamento ispettivo né tanto meno dell’avvio di un’azione disciplinare»

È stato avviato un accertamento preliminare nei confronti del magistrato Iolanda Apostolico, finito nell’occhio del ciclone per aver liberato quattro migranti dal Centro di permanenza per il rimpatrio di Pozzallo, in provincia di Ragusa – nel frattempo i quattro, che hanno visto rigettata la richiesta di asilo, risultano irreperibili –, e per alcuni video che la immortalavano nel corso di una manifestazione contro la decisione dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di bloccare lo sbarco di 150 migranti, nell’agosto del 2018. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, specificando che «non si tratta di un accertamento ispettivo né tanto meno dell’avvio di un’azione disciplinare». «A seguito di 4 interrogazioni parlamentari, essendo doveroso rispondere, ho dato mandato alle articolazioni competenti del Ministero di acquisire articoli di stampa e pubblicazioni sui social media relativi alla giudice di Catania, Iolanda Apostolico. Non si tratta di un accertamento ispettivo né tanto meno dell’avvio di un’azione disciplinare», ha spiegato il ministro. Proprio ieri Apostolico non ha convalidato il trattenimento di altri quattro tunisini, sbarcati in Sicilia, nel centro per richiedenti asilo di Pozzallo disposto dal questore di Ragusa. «Non conosco questi ultimi provvedimenti nel dettaglio e non do giudizi sommari su procedimenti giudiziari, ma valuteremo e impugneremo», è stato il commento del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Che poi ha difeso l’azione del governo, sostenendo sia in linea con le direttive europee: «Siamo profondamente convinti che i provvedimenti del governo sono legittimi e rispettosi della cornice giuridica. Il tema del trattenimento ai soli scopo dell’identificazione e di fare procedure accelerate alla frontiera è un tema cardine dell’attuale e futura normativa europea, con l’approvazione del Patto di migrazione e asilo», ha detto il titolare del Viminale, conversando ieri con alcuni cronisti a Cagliari.