Meloni chiede agli alleati prudenza e compattezza per la legge di bilancio

Una nuova guerra alle porte dell’Europa, con lo spettro di ripercussioni economiche, anche e soprattutto in ambito energetico. Per questo la parola d’ordine invocata dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è “prudenza” a causa di un contesto incerto determinato dal conflitto in corso in Medio Oriente, che potrebbe causare il cambiamento dei parametri sulla base dei quali sono state stabilite le misure da inserire in manovra. Stanotte un doppio vertice di tre ore, con i leader dei partiti di governo ed i capigruppo di maggioranza al Parlamento, durante il quale il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha illustrato la legge di bilancio, in vista del consiglio dei ministri del 16 ottobre. Un incontro dominato dalle riflessioni relative allo scenario internazionale, con le possibili conseguenze per l’Italia della guerra tra Israele e Hamas ed una particolare allerta sull’approvvigionamento e i costi del gas, già di nuovo in crescita, anche dopo l’incidente ancora da chiarire del gasdotto finlandese Baltic Connector, e che ora potrebbero aumentare ulteriormente. Un vertice, comunque,“collaborativo” – così una nota di Palazzo Chigi – con un Centrodestra «determinato» nel perseguire i propri obiettivi, concentrando le risorse disponibili in particolare su «redditi e pensioni medio bassi, sulla famiglia e sulla sanità, in continuità con il lavoro portato avanti dal governo fin dalla precedente legge di Bilancio». Confermato, quindi, il taglio del cuneo fiscale, il sostegno alla natalità ed anche interventi sulla sanità, mentre per ulteriori misure si sta procedendo alla verifica delle coperture. In questo contesto, chiaro l’invito della Premier a tutti alleati: limitare al massimo gli emendamenti, per un iter rapido di approvazione.