Oggi l’Italia ha incassato la terza rata da 18, 5 miliardi di euro

«Avanti senza sosta sul lavoro per la quarta rata». Così il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, annunciando il pagamento della terza rata, da 18,5 miliardi di euro, «che fa seguito alla valutazione positiva della Commissione» europea «sul raggiungimento dei 54 obiettivi e traguardi previsti dal Piano, valutazione poi confermata dagli Stato membri Ue». Secondo il ministro, «è la prova dei grandi progressi fatti nell’attuazione del Pnrr», uno dei dossier più importanti aperti sul tavolo di palazzo Chigi (ad oggi il nostro Paese ha ricevuto 85,4 miliardi di euro, pari al 44% del totale del PNRR). Oltre al dialogo in corso con Bruxelles, il governo si confronta costantemente con le amministrazioni locali: «Domani faremo una cabina di regia con i sindaci dove entreremo nel dettaglio perché spesso di parla per sentito dire». La collaborazione è fondamentale perché ci sono delle scadenze da rispettare: «Insisto col ricordare che se a giugno nel 2026 gli interventi non saranno collaudati ci sarebbe la revoca dell’intervento, il non raggiungimento del target, il taglio della rata e la necessità da parte del Governo di dover trovare le risorse per coprire nel frattempo quell’intervento». «Quello che stiamo facendo è serio e responsabile, chi insiste nella polemica sbaglia perché dovrebbe solo ringraziare il governo per quello che sta facendo», ha concluso il ministro.