Dal 1° settembre, in 85mila hanno compilato il format telematico per l’attivazione

La ministra del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, rispondendo al questione time in Senato, ha fatto il punto della situazione ad un mese dall’avvio del supporto per la formazione il lavoro, lo strumento rivolto ai cittadini di età compresa fra 18 e 59 anni che rientrano nella categoria degli immediatamente occupabili. Come noto, la legge di bilancio prima e il decreto Primo maggio dopo sono intervenuti sul reddito di cittadinanza, prevedendo due percorsi distinti, uno per le famiglie fragili (l’assegno di inclusione sociale che partirà il 1° gennaio 2024) e uno, appunto, per coloro che possono essere ricollocati nel mondo del lavoro. Sulla piattaforma digitale si sono già iscritti in 85mila, a fronte di una stima Inps nell’ordine di 180mila. Con l’iscrizione, la persona che si attiva riceve un assegno mensile di 350 euro per un massimo di dodici mesi, con l’obiettivo di riqualificarsi per trovare una nuova occupazione. Al momento, sono disponibili sulla piattaforma circa 700mila posti per i corsi di formazione; i progetti di utilità collettiva, in sigla Puc, sono 100mila, mentre le proposte di lavoro vere e proprie sono 70mila. L’accesso alla piattaforma è riservato a persone con specifici requisiti di età e reddituali. In occasione dei vari incontri di queste settimane, l’Ugl ha proposto di estendere la possibilità di iscriversi in piattaforma a tutti i disoccupati.