Flussi migratori illegali al centro del vertice di Granada, durante il quale il premier ha affrontato il problema in incontri bilaterali con i leader del Regno Unito, Germania e Polonia

Dal vertice della Comunità politica europea a Granada, aperto anche ai capi di Stato e di governo extra-Ue, arriva un’ulteriore conferma: il problema relativo ai migranti illegali non riguarda esclusivamente l’Italia, uno dei Paesi maggiormente esposti ai flussi migratori. Si tratta di un problema comune e come tale va risolto con una strategia comune. Vertici come quello di Granada, durante il quale sono stati affrontanti anche altri temi – la guerra in Ucraina, l’allargamento dell’Unione europea e l’Intelligenza artificiale –, servono appunto per trovare una sintesi. Operazione spesso difficile, considerando i tanti interessi in ballo, a volte divergenti: non è un mistero, ad esempio, l’opposizione di Ungheria e Polonia all’attuale versione del Patto su immigrazione e asilo, che riformerà le regole sull’accoglienza in situazioni di crisi, al centro di lunghe trattative tra i Paesi Ue e che adesso passerà ai negoziati conclusivi con il Parlamento europeo (inviso a Varsavia e Budapest il punto che prevede l’obbligo di versare dei soldi in un fondo comune per quei Paesi che non accettano le quote di ricollocamento). Il Patto rappresenta solo un tassello di una strategia più ampia che dovrebbe, secondo il governo italiano, puntare ad un obiettivo più ambizioso. Dall’insediamento a Palazzo Chigi del governo Meloni, poco meno di un anno fa, la linea italiana è stata sempre chiara e mira a bloccare i flussi alla partenza. Una strategia che ha trovato la sponda a Bruxelles – la Commissione europea s’è detta d’accordo, in più occasioni – e anche di importanti partner, tipo il Regno Unito. «Insieme, il Regno Unito e l’Italia stanno ricercando soluzioni strutturate e di lungo periodo alle maggiori sfide globali con cui ci confrontiamo», ha scritto su Facebook il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ieri al vertice della Comunità politica europea, a Granada, ha promosso insieme al premier britannico Rishi Sunak un programma di lavoro in otto punti sulla migrazione (oggi invece un incontro con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, durante il quale i due hanno espresso soddisfazione per l’intesa raggiunta mercoledì a Bruxelles sul Patto, ha riferito in una nota Palazzo Chigi). «È per questo che al Vertice di ieri ci siamo concentrati sulla migrazione illegale ed è per questo che siamo determinati a fare tutto il necessario per fermare le bande criminali, a porre fine a questa crisi etica e umanitaria una volta per tutte e a ripristinare la legalità in ambito migratorio», ha aggiunto.