Ad agosto indice disagio sociale a 15,2 punti. Peggiorano i consumi, ma migliora il mercato del lavoro
Il Misery Index di Confcommercio, l’Indice del Disagio Sociale, ad agosto 2023 si è attestato a 15,2, in aumento di sei decimi di punto su luglio. Il peggioramento registrato riflette il riacutizzarsi di tensioni nei prezzi di alcuni beni (carburanti) ad alta frequenza d’acquisto. Tuttavia, il mercato del lavoro, dopo lo stop del mese di luglio, ha mostrato una tendenza al miglioramento. «Il dato – sottolinea Confcommercio – va letto con cautela in considerazione del rallentamento in atto e dello sfasamento temporale che solitamente si registra tra dinamiche produttive ed occupazione. Elemento che ci porta a guardare con estrema prudenza alle dinamiche future dell’occupazione. Analizzando le evidenze che emergono dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro si evidenzia come ad agosto il numero di occupati sia aumentato di 59mila unità sul mese precedente e le persone in cerca di lavoro siano diminuite di 62 mila unità; nello stesso periodo il numero di persone inattive è cresciuto di 5 mila unità». Il combinarsi di queste dinamiche ha comportato una riduzione del tasso di disoccupazione esteso sceso all’8%. Ma, nello stesso mese, come dicevamo prima, i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto hanno mostrato una variazione su base annua del 6,9%, invertendo bruscamente la tendenza al rientro. Dato che riflette in larga parte gli aumenti registrati per i carburanti (+5,2% congiunturale). Le prime stime di settembre, pur segnalando un lieve rallentamento dell’inflazione, consolidano i timori, insieme alle incertezze sulla futura evoluzione dell’occupazione e sulle difficoltà di riportare l’area del disagio sociale entro valori più contenuti.