Grave incidente a Mestre: bus precipita e prende fuoco. Medico: «Pazienti molto giovani, tanti ragazzi e tutti under 50». Psicologa: «Feriti sotto choc»

Una «tragedia immane». Queste le parole del Governatore del Veneto, Luca Zaia, incontrando i giornalisti davanti all’ospedale di Mestre e tutto lascia pensare «ad un malore (dell’autista, ndr) ma è prudente non avanzare ipotesi in questo momento e aspettare i tecnici». «Siamo davanti ad una macchina recentissima, del 2022, ad un autista esperto e per bene e super referenziato. Quindi si tratterà davvero di capire la dinamica». Ecco ad oggi il punto della situazione della tragedia avvenuta ieri sera, quando un autobus è precipitato dal cavalcavia a Mestre (Venezia). Nell’incidente hanno perso la vita 21 persone, tra i quali due bambini e un adolescente. 15 feriti sono in ospedale, con 8 in terapia intensiva e 2 in condizioni molte critiche. A destare molte preoccupazioni è una bambina di 4 anni, in condizioni critiche e con ustioni gravi in tutto il corpo; c’è anche una coppia di fratelli austriaci, 3 anni e 13 anni, con la madre e il compagno morti. Tra i deceduti anche una bimba di poco più di un anno e una ragazza di circa 13 anni. Oltre 60 i pompieri impegnati nella notte. Tra le nazionalità coinvolte ci sono ucraini, spagnoli, croati e francesi. Tra i deceduti, 4 ucraini e 1 tedesco, oltre ad Alberto Rizzotto, l’autista italiano. La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio stradale plurimo. «Non ci sono allo stato indagati mentre il guardrail, la zona di caduta del bus e lo stesso mezzo sono sotto sequestro». La Procura ha acquisito la “scatola nera” del mezzo «che sarà esaminata solo quando si saprà che non è un’operazione irripetibile, altrimenti aspetteremo lo sviluppo dell’inchiesta, affinché tutte le parti coinvolte possano avere le perizie di parte», ha detto il Procuratore Bruno Cherchi.

Zaia: «Lutto regionale per tre giorni». Così il presidente della Regione Veneto, all’ingresso in ospedale a Mestre. «Qui abbiamo attivato un centro ascolto, di supporto psicologico, anche di mediazione linguistica»