di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Un articolo del Sole 24 Ore di oggi, partendo da un caso specifico, quello dell’azienda Tecnica Group, svolge un’interessante riflessione sulle potenzialità del welfare aziendale. Un argomento importante ed utile a immaginare e progettare il lavoro del futuro, in un mondo in trasformazione nel quale alcuni degli elementi classici sia dell’organizzazione della produzione, che della società in generale stanno lasciando il posto a dinamiche inedite, che devono essere, dal nostro punto di vista, governate ai fini della crescita economica e della promozione sociale, in un’ottica inclusiva e partecipativa, considerando l’affermazione delle nostre aziende e il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori due elementi non contrapposti, ma, al contrario, strettamente dipendenti l’uno dall’altro. Il tema, nello specifico, riguarda le potenzialità e l’utilità di tradurre i premi di produttività non (solo) in aumenti del salario, ma in strumenti concreti di welfare aziendale, ovvero in beni e servizi: dai buoni spesa a quelli per il carburante, dai contributi per le utenze domestiche a quelli per trasporto pubblico, ma anche un supporto per affrontare le spese relative a scuola ed istruzione per i figli dei dipendenti, come rette, libri di testo, mensa, scuolabus, gite, ma anche per l’assistenza ai familiari non autosufficienti, oppure rimborsi per le spese mediche e dentistiche, gli esami diagnostici e le terapie, o anche, infine, per usufruire di attività sportive, culturali e di intrattenimento. Le possibilità sono infinite e molto apprezzate, sia dai dipendenti che dal management, in molti casi preferibili, anche per gli effetti dal punto di vista fiscale, da parte di entrambi, rispetto al bonus sotto forma di maggiore denaro in busta paga. Dal punto di vista del lavoratore, per noi dell’Ugl, naturalmente, prioritario, mentre con un puro e semplice aumento salariale il beneficio, al netto delle tasse, scende all’85% circa, sotto forma di benefit è fruibile al 100%, un vantaggio non certo irrilevante, per l’acquisto di beni e servizi che sarebbero, comunque necessari e che rientrerebbero in ogni caso nelle spese da sostenere da parte dei dipendenti e delle loro famiglie. Un aiuto che riesce ad arrivare dove spesso lo Stato non arriva ed a colmare le lacune del welfare pubblico propriamente detto. Un ambito nel quale il sindacato gioca un ruolo essenziale, attraverso la contrattazione collettiva, nazionale, territoriale e aziendale, per stabilire i modi e le forme della conversione dei premi di produttività in welfare aziendale, per fare in modo che questi strumenti siano utilizzati dalle aziende in modo equo ed utile per i lavoratori.

Incidente di Mestre: attenzione, prevenzione, sicurezza

Nell’esprimere il cordoglio dell’Ugl per la tragedia di Mestre, dove un pullman è precipitato da un cavalcavia causando la morte di 21 persone ed il ferimento di altre 15, in attesa che si chiariscano le dinamiche, è necessario un appello al massimo impegno in termini di attenzione, prevenzione e sicurezza. Attraverso un’efficiente manutenzione delle infrastrutture, mediante il rispetto tutte le norme che garantiscono ai conducenti un adeguato riposo, visite mediche regolari e formazione continua, garantendo la qualità dei mezzi circolanti ed infine potenziando, con controlli e sanzioni efficaci, la sicurezza stradale.