Ma i livelli del 2019 sono ancora lontani

Prosegue la fase di ascesa del mercato delle auto. A settembre, infatti, in Italia sono state immatricolate 136.238 auto, il 22,8% in più rispetto allo stesso mese di un anno fa, quando la variazione si era limitata ad un +5,4%. Rimangono però lontani i livelli pre pandemici: rispetto al 2019 mancano all’appello il 4,9% delle immatricolazioni. Anche per quanto riguarda il consuntivo sui primi nove mesi dell’anno, nonostante siano state vendute oltre 200mila auto in più rispetto allo stesso periodo del 2022, con il 2019 c’è ancora un divario di 300mila unità. In tutto, tra gennaio e settembre 2023, sono state immatricolate 1.176.882 vetture. Commentando i dati, il Centro Studi Promotor ha spiegato che «le ragioni di questa situazione sono note. «Mentre il prodotto interno lordo italiano ha già raggiunto e superato i livelli ante-crisi, il ritorno alla normalità del mercato dell’auto è ancora ostacolato dalle ripercussioni della pandemia e della guerra in Ucraina ed, in particolare, dai forti incrementi dei prezzi delle auto». Una serie di fattori a cui si somma il permanere della «carenza di auto da consegnare rispondenti alle richieste di una parte importante del pubblico». Il CSP sottolinea poi che il volume di immatricolazioni registrato a settembre è legato anche alle autoimmatricolazioni, ovvero «alle immatricolazioni ai concessionari di auto nuove da destinare al mercato dell’usato con chilometri zero per essere vendute al cliente finale nei mesi successivi all’immatricolazione». Basti pensare che le autoimmatricolazioni registrate tra gennaio e settembre sfiorano le centomila unità.