Audizione dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl; mercoledì è atteso Fitto

Con le audizioni di oggi, è partito l’iter di conversione in legge del decreto 124/2023. Fra i primi ad essere ascoltati i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Si tratta di un provvedimento molto importante perché interviene su tre tematiche molto sentite. In primo luogo, ridefinisce la gestione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione, lo strumento che dovrebbe servire a ridurre il gap fra le regioni del Mezzogiorno e il resto del Paese. L’intervento segue la medesima logica che il ministro competente, Raffaele Fitto, sta adottando con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, con l’obiettivo di imprimere una decisa spinta nella spesa delle tante risorse a disposizione. Un secondo intervento è, se possibile, ancora di maggiore impatto, in quanto produce un forte cambiamento di prospettiva rispetto alla norma originaria del 2017. A decorrere dal prossimo 1° gennaio, tutto il Meridione, Isole comprese, è considerato Zona economica speciale, con tutto quello che ne consegue sotto il profilo degli incentivi fiscali e della semplificazione burocratica per gli investimenti produttivi. La normativa vigente, viceversa, riserva le Zes soltanto a piccole porzioni di territorio. Da ultimo, il decreto-legge 124/2023 stanzia 45 milioni per interventi strutturali per l’accoglienza di migranti nel comune di Lampedusa e avvio l’iter per la realizzazione di hotspot nelle varie regioni.