Putin gli affida la formazione di un corpo di volontari

Andrei Troshev, ex braccio destro di Evgheni Prigozhin, il capo del gruppo Wagner morto di recente, è stato incaricato dal presidente russo Vladimir Putin di formare un gruppo di volontari da inviare a combattere in Ucraina. Secondo una nota del Cremlino, la riunione tra le parti è servita anche a ragionare sulle modalità di integrazione dei miliziani mercenari della Wagner nelle forze armate regolari di Mosca. Inoltre si parla di «unità di volontari capaci di condurre operazioni militari di vario tipo, ovviamente soprattutto nella zona dell’operazione militare speciale». Il vertice è stato poi confermato dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, sottolineando che Troshev «lavora già al ministero della Difesa». Le circostanze confermano, almeno in parte, i timori di Kiev, che pochi giorni fa aveva riferito di un ritorno dei mercenari Wagner a Bakhmut, motivandolo con l’urgenza di Mosca di compensare sul territorio ucraino la carenza di soldati russi. Dello stesso avviso, oggi, si è detta anche l’intelligence britannica che nell’ultimo aggiornamento delle sue analisi dal terreno ha osservato che dopo l’ammutinamento (fallito) lo scorso 24 giugno e, due mesi dopo la morte del fondatore del gruppo paramilitare Prigozhin, si registrano segnali del ritorno sul campo di battaglia. Troshev ha 61 anni, è un colonnello dell’esercito in pensione noto con il nome di battaglia “Sedoi”, cioè “capelli grigi”. Viene da San Pietroburgo, proprio come Putin e Prigozhin, ed è un veterano delle guerre in Afghanistan, Cecenia e Siria. E in Siria, fino a poco tempo fa, è stato uno dei comandanti dell’unità. Da dicembre 2021 figurava nella lista delle personalità colpite dalle sanzioni dell’Unione europea.