I dati Istat. Male i giudizi sulla situazione economica

Fiducia in peggioramento a settembre, con entrambi gli indici – quello dei consumatori e quello delle imprese – in calo rispetto al mese precedente. Nel primo caso l’indicatore è sceso a 105,4 punti dai 105,4 di agosto, riflettendo i segnali negativi giunti dalla situazione economica generale, controbilanciata da un miglioramento della situazione personale: il clima economico, il clima corrente e il clima futuro calano, rispettivamente, da 121,5 a 115,2, da 101,4 a 100,2 e da 114,1 a 113,2; invece, il clima personale aumenta passando da 101,5 a 102,2, scrive l’Istat. Dal resoconto emerge poi un peggioramento dei giudizi sulla situazione economia dell’Italia (da -77,8 punti a 91,5) e di quelli sulla situazione economica della propria famiglia (da -35,3 a -41,5). Per quanto riguarda le attese, rimangono stabili in territorio negativo quelle sull’economia italiana, mentre peggiorano quelle sulle sul contesto economico famigliare. Per quanto riguarda invece le imprese, anche in questo caso l’stat ha rilevato un deterioramento, con l’indice sceso da 106,7 a 104,9. Un calo diffuso a tutti i comparti, ad eccezione delle costruzioni, che hanno registrato un leggero aumento. Nella manifattura, l’indice è sceso da 97,7 a 96,4, il livello più basso da gennaio 2021, a causa di tutte le componenti dell’indice, in particolare dei giudizi sulle vendite e degli ordini. Nei servizi, l’indice è sceso da 103,5 a 100,5, il livello più basso da maggio 2021. Nel commercio, è passato da 108,7 a 107,3, il livello più basso da dicembre 2022. Le costruzioni, invece, sono appunto l’unico comparto che ha registrato un aumento dell’indice, da 160,2 a 160,9. Il miglioramento è dovuto al rafforzamento dei giudizi sugli ordini/piani di costruzioni.