Un bilancio per il governo di centrodestra a guida Meloni. Un anno fa il mandato popolare sanciva la vittoria della coalizione guidata dall’underdog di FdI

Alle elezioni anticipate del 25 settembre 2022, un anno fa, trionfava il centrodestra, con una netta affermazione, in particolare, di Fratelli d’Italia. Un ritorno alle urne capace di determinare un evento inedito per la politica italiana, ovvero la nascita del Governo Meloni. Se, infatti, già c’erano stati diversi esecutivi di centro-destra, si trattava, però, di quelli guidati da Berlusconi e dai moderati di FI. Stavolta, invece, qualcosa di diverso, per varie ragioni: per la prima volta una donna a Palazzo Chigi, già questo un fatto storico. Una donna, per di più, proveniente dalle fila di un partito nettamente di destra, erede del Movimento Sociale prima e di Alleanza Nazionale poi, con, infine, una carriera nata dalla militanza ed estranea rispetto alle centrali di potere della politica ed alle élite economico-sociali italiane. A capo del Governo, quindi, l’underdog” per eccellenza, Giorgia Meloni. Una leader con tutte quelle caratteristiche che ne avrebbero dovuto fare una “sfavorita”. Capace, invece – o forse proprio per questo – di smentire tutti i profeti di sventura, che in campagna elettorale preannunciavano catastrofi per il Paese in caso di vittoria della destra, e costruire un Esecutivo affidabile, pragmatico e capace di conquistarsi credibilità e rispetto, in Italia e all’estero. Nonostante delle contingenze tutt’altro che semplici da affrontare, dalla crisi energetica alle incertezze economiche del post-pandemia, dagli impegni da rispettare, come quelli sul Pnrr, agli errori del passato da correggere, dalla guerra in Ucraina all’instabilità in Africa e Medio Oriente con la conseguente ondata migratoria. Sicuramente per riuscire ad ottenere tutti gli obiettivi prefissati ci vorrà ancora del tempo, per un governo eletto a settembre scorso, ma operativo solo dalla fine di ottobre, ed altrettanto certamente non mancano gravi problemi ancora da risolvere, specie sul fronte caldo delle migrazioni, in un contesto difficile, tra Europa e Nordafrica. Ma l’inversione di rotta rispetto al passato c’è stata ed il governo Meloni ha saputo dimostrare di essere pienamente all’altezza del proprio compito.