Per il terzo trimestre stimata contrazione del PIL

Anche a settembre l’attività economia del settore privato dell’Eurozona ha registrato una contrazione, seppur inferiore rispetto al mese precedente. L’indice PMI calcolato da HCOB per S&P Global, infatti, si è attestato a 47.1 punti, salendo marginalmente rispetto ai 46.7 di agosto, ma mantenendosi ancora saldamente al di sotto della soglia dei 50 punti. Per il secondo mese consecutivo, a provocare il peggioramento dell’indice generale sono stati sia il settore manifatturiero che il settore terziario, con il secondo che ha riportato un lieve miglioramento se confrontato con l’andamento di agosto. «Al centro di quest’ultima contrazione dell’attività economica – spiega S&P Global – c’è di nuovo un deterioramento della domanda dei clienti, e questo quarto mese consecutivo di calo dei nuovi ordini ne mostra l’evidenza». «Inoltre – si legge ancora nell’analisi -, la flessione di settembre è stata forte, la più elevata da novembre 2020. I nuovi ordini manifatturieri sono di nuovo diminuiti rapidamente, ma l’accelerazione del declino generale si è concentrata nel settore terziario, dove il crollo dei nuovi ordini è stato il più forte dal periodo pandemico». Le performance si sono riflesse anche sul sentimento generale, con la fiducia che, nonostante le imprese continuino a prevedere un aumento dell’attività nei prossimi dodici mesi, è comunque scesa al livello più basso dallo scorso novembre, riportando un calo per entrambi i settori. Per quanto riguarda il PIL, S&P Global si aspetta per l’Eurozona un terzo trimestre in contrazione, con un calo del 0,4 percento rispetto al trimestre precedente. Per l’intero 2023 le stime più recenti – della Commissione europea – indicano invece un +0,8% contro il +1,1% indicato nelle stime di primavera.