Meloni alla Plenaria Onu. Tanti i temi affrontati dal Premier, primo fra tutti quello delle migrazioni e dei trafficanti di esseri umani: l’Onu non può «voltarsi dall’altra parte»

La guerra in Ucraina, l’uso della ragione e non della forza per dirimere i problemi internazionali, le sfide dell’Intelligenza Artificiale, la difesa delle identità. Tanti gli argomenti di cui ha parlato Giorgia Meloni nel corso del suo intervento alla 78esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per la prima volta presente in veste di Presidente del Consiglio italiano. Ma il tema cruciale, data la situazione di emergenza che sta caratterizzando le ultime settimane di sbarchi costanti sull’isola di Lampedusa, dopo un anno già difficile di arrivi in aumento, è stato quello delle migrazioni. «Sono convinta che sia dovere di questa organizzazione rifiutare ogni ipocrisia su questo tema e dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani. E per farlo dobbiamo lavorare insieme a ogni livello, e l’Italia intende essere in prima fila su questo fronte» ha detto il Premier. «Sono i trafficanti di esseri umani che organizzano la tratta dell’immigrazione illegale di massa. Illudono che affidandosi a loro chi vuole migrare troverà una vita migliore, si fanno pagare migliaia di dollari per viaggi verso l’Europa che vendono con le brochure come fossero normali agenzie di viaggio, ma su quelle brochure non scrivono che quei viaggi troppo spesso conducono alla morte, a una tomba sul fondo del mar Mediterraneo. Perché a loro non importa se la barca sia adatta o meno ad affrontare quel viaggio, l’importante per loro è solo il margine di guadagno». Per risolvere un problema tanto complesso, la chiave è lo sviluppo dell’Africa, per affrontare alla radice «le cause alla base della migrazione, con l’obiettivo di garantire il primo dei diritti, che è il diritto a non dover emigrare»; per questo «l’attenzione dell’Italia è rivolta particolarmente verso l’Africa». Tanti, infatti, gli incontri bilaterali della Premier a margine dell’Assemblea con esponenti politici dei Paesi africani, dalla Guinea Bissau al Senegal, dal Kenya al Ruanda, dall’Algeria al Malawi.