Erogazioni per quasi 1,5 miliardi al mese, in aumento di 300 milioni rispetto al 2022

L’Inps aggiorna i dati relativi alla diffusione dell’assegno unico e universale per i figli a carico con meno di 21 anni e senza limiti di età, se con disabilità. Nei primi sette dell’anno, sono stati erogati nel complesso 10,4 miliardi di euro, mentre fra marzo e dicembre 2022 la spesa è stata di 13,2 miliardi. I nuclei familiari coperti sono oltre 6,2 milioni, per 9,7 milioni di figli a carico. In seguito alle modifiche apportate dal governo Meloni, l’importo minimo erogato è di 54,1 euro (Isee pari o superiore a 43.240 euro); quello massimo sale a 189,2 euro (Isee fino a 16.215 euro). L’assegno mette insieme due strumenti precedentemente distinti, vale a dire l’assegno familiare e la detrazione per i figli a carico. L’Ugl, pur apprezzando il rafforzamento delle misure di sostegno alle famiglie, fin da subito, ha, però, segnalato il rischio che un certo numero di nuclei familiari potrebbero percepire meno rispetto al passato. Effettivamente, stando ai dati dell’Istituto previdenziale circa il 17% delle famiglie non ha presentato l’Isee e quindi riceve l’importo minimo che, di fatto, copre in pratica solo l’ammontare della detrazione. Altra questione è quella degli ex percettori del reddito di cittadinanza che, prima della riforma, percepivano l’assegno direttamente senza domanda, mentre ora sono costretti a presentare l’istanza. L’Inps stima che almeno un terzo lo faccia in ritardo.