Diverse le scosse di terremoto in Italia, oggi hanno colpito Toscana e Romagna. Paura fra la popolazione, ma non ci sono danni alle persone. Gli esperti: nessun collegamento col Marocco

Forte scossa di terremoto stanotte alle 5.10, 4.9 di magnitudo, con epicentro a 3 km da Marradi, nella provincia di Firenze, a una profondità di 8,4 km. Con poi uno sciame sismico durato fino alle 8 della mattina. Il sisma, localizzato nell’entroterra appenninico, è stato avvertito non solo in Toscana, ma anche nelle aree limitrofe, fino alla Romagna e all’Umbria. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma la situazione resta monitorata, con i Vigili del Fuoco al lavoro in molti comuni interessati per verificare la stabilità degli edifici, alcuni dei quali sono rimasti danneggiati. A Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena, una struttura per anziani è stata evacuata per danni strutturali, mentre alcune scuole, in particolare le elementari e medie di Brisighella e Riolo Terme, oggi rimarranno chiuse. Questa scossa ne segue altre verificatesi negli ultimi giorni, come quella davanti alle coste tra Ancona e Pesaro dell’8 settembre, di magnitudo tra 3 e 4, e le successive del 13 settembre sempre nella stessa zona. Una scossa di magnitudo 3.8 è stata avvertita poi nella serata del 7 settembre nella zona dei Campi Flegrei, in Campania. Eventi che preoccupano la popolazione, dopo il dramma verificatosi in Marocco tra venerdì 8 e sabato 9 settembre, un sisma devastante costato la vita a circa tremila persone. Gli esperti, però, rassicurano che fra questi eventi non c’è alcun legame: Claudio Chiarabba, direttore del Dipartimento Terremoti dell’INGV, ha infatti chiarito che il sisma in Marocco è stato determinato «sia da una non-omogeneità nel movimento della placca africana verso nord sia a movimenti compressivi interni alla placca, analoghi a quelli che originarono la catena montuosa dell’Atlante». Inoltre gli effetti tragici delle scosse nel Paese africano sono stati anche intensificati dalla modalità di costruzione delle abitazioni.