La decisione è stata presa dall’assemblea del comitato World Heritage dell’Unesco. Soddisfatte le istituzioni italiane

Venezia non è stata inserita nella “danger list”, che include i patrimoni dell’umanità considerati in pericolo. La decisione è stata presa dall’assemblea del comitato World Heritage dell’Unesco, l’Agenzia culturale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, riunito a Riad, in Arabia Saudita. La scelta di non seguire la raccomandazione dal segretariato della commissione, un gruppo di esperti che individua i siti a rischio e che necessitano di interventi straordinari per essere conservati, è stata accolta con favore dalle istituzioni italiane. «Grazie al gioco di squadra del Governo italiano e di Venezia, abbiamo ottenuto un successo internazionale per la città lagunare. Continuiamo a lavorare per il forte rilancio del patrimonio culturale e del turismo in Italia», ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando la notizia. Determinanti sono stati alcuni interventi, tra cui l’apertura del Mose, che protegge Venezia e la laguna dalle alte maree, e l’introduzione a partire dalla prossima primavera di un biglietto di ingresso che punta a regolare l’afflusso turistico. «Il Comune ha adottato provvedimenti coraggiosi per gestire il turismo e garantire la tutela dello straordinario patrimonio culturale della città», ha osservato invece il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che aveva definito la richiesta degli esperti dell’Unesco «un’indebita manovra puramente politica e priva di un ancoraggio su dati oggettivi».