Arrivano le simulazioni sul nuovo sostegno al reddito per le famiglie fragili

Dall’Inps arriva la conferma formale di ciò che la Ugl aveva osservato al momento della riforma del reddito di cittadinanza: è possibile che molti nuclei familiari andranno a percepire importi maggiori con il passaggio all’assegno di inclusione. L’istituto previdenziale, nel suo rapporto annuale, ha esaminato tre tipologie di nuclei familiari. Nel primo caso, siamo davanti a tre adulti, di cui uno con disabilità grave. In questo caso, la famiglia potrebbe contare su di un importo, quale assegno di inclusione, pari a 1.230 euro, con un incremento rispetto a prima del 4,2% se in affitto e del 5,6% se con casa di proprietà. Gli altri due casi esaminati sono quelli di una famiglia di quattro persone con due minori, di cui uno con meno di tre anni di età, e di una famiglia di tre componenti, di cui uno minore di tre anni. Con il nuovo meccanismo, l’assegno unico per i figli a carico è percepito per intero (189 euro) e non come quota parte come nel reddito di cittadinanza, per cui la somma percepita è maggiore del 16,4% nel caso di due minori e di famiglia in affitto e del 9,4% nel caso di un solo minore. A conti fatti, la famiglia con due figli e in affitto potrà contare su 1.508 euro (assegno di inclusione più assegno unico), mentre l’altro nucleo riceverà 1.244 euro. Con il reddito di cittadinanza, i due valori erano rispettivamente di 1.134 euro e di 889 euro, sempre su base mensile.