O’Leary: «Decreto illegale». Antitrust: «Critiche infondate»

L’Italia «è un Paese sovrano, non si fa ricattare da alcuno». Questa la risposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, all’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, che ha giudicato «illegale» il decreto del governo contro il caro voli, minacciando di ridurre i collegamenti con le isole italiane. Secondo O’Leary, «l’Italia, con le sue isole e le sue regioni, è stata tra i maggiori beneficiari della crescita e delle tariffe basse di Ryanair e purtroppo questo decreto avrà l’effetto opposto. Ridurrà la capacità dei voli e aumenterà le tariffe per la Sardegna e la Sicilia, fino a quando non verrà annullato dai Tribunali europei». Non solo, secondo l’amministratore delegato, il decreto contro il caro-voli metterebbe «a repentaglio la crescita del paese e interferisce sulla libertà delle compagnie aeree di fissare tariffe basse sulle rotte nazionali, cosa che farà lievitare i prezzi per i passeggeri italiani ed avrà un impatto negativo sulla connettività regionale, sull’occupazione e sul turismo». «Le compagnie aeree – ha aggiunto – sposteranno la propria capacità dalle rotte nazionali a quelle internazionali, che non sono soggette a limiti tariffari illegali». «La legge europea – ha poi proseguito – garantisce alle compagnie la libertà di fissare i prezzi e nessun decreto italiano può limitare questa normativa. Purtroppo, questo decreto, è stupido ed illegale». Pronta, come quella del ministro, anche la risposta dell’Antitrust, che ha giudicato infondate le critiche mosse da Ryanair, in quanto la norma non limita la difficoltà di determinare indipendentemente le proprie politiche di prezzo».