È stata la sessione con la spesa più alta di sempre. L’Arabia Saudita pesa sul bilancio

A una settimana dalla chiusura del calciomercato della Serie A: è tempi di bilanci, anche per valutare in termini di prestigio il livello del nostro campionato. In Europa, nell’ultima stagione il calcio italiano ha lasciato sensazioni più che positive anche se sono arrivati 0 trofei, con le tre finaliste: Inter in Champions, Roma in Europa League e Fiorentina in Conference. Ma prima di analizzare le spese della Serie A è doveroso segnalare quanto venuto a livello mondiale; perché la sessione 2023 passerà alla storia come quella della nascita della Saudi Pro League, ovvero la massima serie dell’Arabia Saudita. Numerosi campioni come Cristiano Ronaldo, Milinkovic-Savic (dalla Lazio), Fabinho, Firmino e Henderson dal Liverpool, Koulibaly dal Chelsea e soprattutto il pallone d’oro in carica: Karim Benzema, si sono spostati nel Paese arabo, convinti dai petrodollari, con i club sauditi che hanno speso ben 854 milioni di euro sul mercato. Proprio grazie a questi numeri questa sessione di mercato è stata la più costosa di sempre, con un totale di 8miliardi di euro spesi. A guidare la classifica delle leghe più spendaccione di quest’anno è la Premier League inglese, che ha investito 2,8 miliardi. Segue la Ligue 1 francese, che, grazie ai soldi del Psg di proprietà del Qatar, finora è riuscita a resistere alla Saudi Pro League con investimenti per 900 milioni di euro. Al quarto posto troviamo la Serie A con 854 milioni di euro, davanti alla Bundesliga tedesca con 747 milioni di euro. Molto staccata la Liga spagnola al sesto posto, con investimenti per 439 milioni. In Italia quella che ha speso di più è stata il Milan con 112,5 milioni di euro, seguita dal Napoli con 104 milioni e poi dalla Juventus. L’Atalanta è stata quella che ha incassato di più invece.