Resta aperto il tavolo di confronto fra le parti sociali per un protocollo condiviso

Nessuna firma, del resto era difficile immaginare che già oggi si arrivasse ad un testo appetibile per tutte le organizzazioni, ma la conferma che il tavolo di confronto resta aperto con l’obiettivo di arrivare ad un protocollo condiviso sulla gestione delle emergenze legate ai cambiamenti climatici. L’incontro odierno, che segue quelli di luglio, è stato, comunque, giudicato positivamente dal ministero del lavoro, in quanto ha permesso di evidenziare i punti di forza e le eventuali criticità derivanti da una intesa fra le parti, tenendo conto che, nel frattempo, è intervenuto il decreto-legge 98/2023 che ha esteso gli ammortizzatori sociali in alcuni dei settori più a rischio. Se da parte datoriale è emersa la preoccupazione di un appesantimento degli obblighi in capo ai datori di lavoro, dal fronte sindacale la spinta maggiore verso la firma è arrivata soprattutto dalla Cisl e dalla Ugl. In particolare, la Ugl vede nel protocollo l’occasione per rafforzare la cultura della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Critiche sono viceversa arrivate dalla Cgil che, però, piuttosto che analizzare l’ipotesi di intesa, è tornata sul decreto ammortizzatori, andando, in un certo senso, fuori argomento. Il confronto è destinato a proseguire nelle prossime settimane. L’obiettivo del ministero è quello di provare a favorire un accordo, per cercare di prevenire e non inseguire le emergenze.