Ieri il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi sulla manovra. Tajani su Gentiloni: «Su Patto di stabilità sua visione non sia quella dei paesi rigoristi»

Il Consiglio dei ministri ha oggi approvato il decreto con “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile” dopo i fatti di Caivano. Dal Cdm via libera anche al decreto Sud, che stanzia fondi destinati a Lampedusa. Il governo corre, proprio come aveva esortato la premier Giorgia Meloni nei giorni scorsi. E mentre anchela discussione sulla manovra entra nel vivo, nelle ultime ore è scoppiato il “caso Gentiloni”. «Le critiche a Gentiloni le ha fatte Matteo Salvini, io mi auguro che Gentiloni lavori tenendo conto anche di essere il commissario italiano e di avere una visione che non sia quella dei paesi rigoristi per quanto riguarda la riforma del Patto di stabilità e crescita». Ospite a Radio Anch’io su Radio 1, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha provato a gettare acqua sul fuoco della polemica di giornata, pur mantenendo il punto. A innescarla erano stati i dubbi che ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, aveva espresso a margine di un convegno di Acea a Roma. «È fondamentale – il suo ragionamento – avere commissari europei che difendano gli interessi del paese. Perché ogni tanto ho avuto l’impressione di avere un commissario italiano che giocava con la maglia di altre nazionali». Neanche il tempo di finire di pronunciare queste parole che dal centrosinistra c’è stata una levata di scudi, da Calenda a Schlein, in difesa dell’ex premier dem. Il tema è comunque stringente e non solo perché in ballo c’è il nuovo assetto dell’UE in vista delle elezioni europee di giugno 2024, ma soprattutto perché molto di quello che si potrò fare dipenderà anche dal negoziato a livello europeo sul nuovo Patto di stabilità, motivo per cui da giorni il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, invita a condividere sul piano politico la linea della prudenza sui conti pubblici da tradurre nella prossima legge di bilancio, che sarà comunque orientata al sostegno rivolto a famiglie e imprese. La partita del Patto di stabilità comincerà il 15-16 settembre, alla riunione Ecofin che si terrà a Santiago di Compostela, in Spagna. Intanto, sulla manovra, ieri a Palazzo Chigi è andato in scena il primo round di confronto tra i partiti che compongono la maggioranza. Misure per arginare il caro bollette e carburanti, taglio del cuneo fiscale, aiuti per chi ha redditi bassi e la stretta sul superbonus sono i temi su cui il governo dovrebbe maggiormente concentrarsi.