Confermato il difficile momento economico che, vista la recente performance negativa dei servizi, potrebbe subire un peggioramento

Ad agosto 2023 l’indice Hcob Pmi della produzione composita dell’Eurozona di S&P Global è passato a 46,7 dai 48,6 punti di luglio, allontanandosi ulteriormente dalla soglia dei 50 punti che separa la crescita dalla contrazione. Il dato conferma il difficile momento economico – la produzione è in calo da tre mesi consecutivi, il calo registrato ad agosto è il più marcato dal novembre del 2020 e, se poi si esclude il periodo pandemico, l’attività è crollata ai minimi dal marzo del 2013 –, rappresentando inoltre un campanello d’allarme. La tenuta dell’Eurozona, che, nonostante le difficoltà, non è scivolata in recessione nella prima parte dell’anno, potrebbe non superare le sfide che l’attendono negli ultimi mesi del 2023. Gli analisti di S&P Global osservano che il contributo del settore terziario sta venendo meno mentre il manifatturiero non è riuscito ancora a risollevarsi. Con questi presupposti, le stime di crescita del Prodotto interno lordo dell’Eurozona per il terzo trimestre sono state riviste al ribasso, al -0,1%.
Nel dettaglio, ad agosto, l’indice Hcob Pmi dei servizi si è attestato a quota 47,9, in calo dai 50,9 punti di luglio, confermando la prima contrazione dell’attività da un po’ di tempo a questa parte, da dicembre del 2022.